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L’ESSENZA DEL PENSIERO  FRA LE OPERE DI CARLO BRENNA
04-02-2017
L'ESSENZA DEL PENSIERO fra le opere di CARLO BRENNA
CANTU' CENTRO ESPOSITIVO SAN ROCCO VIA MATTEOTTI 39
A Cantù, nella centralissima sala espositiva della corte San Rocco in via Matteotti 39 , l’artista milanese Carlo Brenna esporrà grandi e notevoli opere che ben descrivono l’essenza del suo lungo percorso artistico , sempre declinato e proiettato verso quell’esaltazione della figura femminile ,vista come unione di anima e corpo, leit motiv che da sempre ricorre nelle sue opere .
Carlo Brenna, parla al pubblico con un linguaggio espresso in simboli e si esprime attraverso l’arte, come a parole non potrebbe mai fare. In queste opere ritroviamo una atmosfera onirica, misteriosa,a volte surreale, silenziosa come è silenzioso il pensiero, con chiari riferimenti al mondo ellenico, culla della civiltà. L’essenza del pensiero, per Brenna, “ la donna “ è rappresentata maestosa, solenne, statuaria .il suo respiro è ovunque : Ella è l’aria, l’acqua, la terra, il cielo . Lei : Itaca,Venezia, la Grecia classica . Per lo più senza volto diviene : casa, cariatide, colonna, maschera, guerriero, tempio , luogo ed elemento di raccoglimento, dove raggiungere l’Assoluto. L’artista raffigura anche immense arcate, ingressi di cattedrali gotiche , visioni prospettiche di piazze che rimandano a Venezia, ad un fantastico mondo orientale, dove cieli a mari che si fondono in un universo paradisiaco. Ma queste espressioni architettoniche, sono sempre poste prospetticamente in secondo piano rispetto ai soggetti femminili che danno vita e respiro, con la loro presenza, al quadro.

“Un vibrare armonioso di suoni, di luci, colori, atmosfere riesce a regalarci Carlo Brenna nella sua pittura. Chiarori e silenzi, passioni e geometrie e un’arte nuova che annuncia spiritualità nel rapporto con l’uomo. E i profili del volto si alternano alle maschere e le architetture inneggiano alla bellezza. Scendono i colori in morbide stesure , chiari, tenui,espansi, un movimento che suggerisce un’immagine, un accadimento che sta per essere rivelato. Carlo Brenna vive da anni questo suo ricco percorso, interiormente e con grande amore, in una lettura inedita del reale , in un arcano e simbolico surrealismo , che ci fa entrare in una Venezia diversa, mentale, che si avvale degli spazi infiniti della fantasia. Cupole aperte al cielo cariche e ricche di particolari, di segni, di simboli, di sfumature, squarciate nell’ampiezza del cosmo, una iconografia simbolica del Medioevo in poi nutre la civiltà occidentale e ne impagina la coscienza. Una pittura contemplativa, difficile, piena di sostanza. Per il piacere di essere se stesso, con la consapevolezza di una pittura evocatrice e totalmente unica e sua, Carlo Brenna si esprime senza falsi pudori usando il suo modo di vita quotidiana ad esempio delle sue forme pittoriche trasmesse in assoluta essenzialità espressiva.”
Giorgio Falossi IL QUADRATO
Analisi critica dalla tradizione classica al fascino dell’avanguardia


Scrive Carlo Brenna : “L’anima e’ il mezzo che meravigliosamente mi dà la possibilità del viaggio. Percorrendo gioie e fantasie inconsce, nel mio viaggio cerco di guardare per vedere quelli che non vedono, modellando il tempo senza tempo che dovrà venire. Così stimolato mi trovo ad essere forma, materia, attore e spettatore di me stesso, lasciando che la corrente interiore della materia irrompa , unendosi tumultuosamente alla culla dell’anima, fino ad essere trascinato via e trasformato in vita….. “ Carlo Brenna
Carlo Brenna è nato a Milano nel 1935, di fronte alle colonne di San Lorenzo ed è in questa città che avviene la sua formazione artistica, frequentando l’Accademia di Brera e in seguito diplomandosi grafico pubblicitario alla Umanitaria di Milano. Pittore e scultore metafisico/surreale dal 1968 la sua scelta di dedicarsi completamente all’arte con particolare predilezione alla tecnica dell’affresco e della scultura.
Ha esposto in numerose personali in Italia ed all’estero e tutt’ ora la sua attività artistica è proiettata
verso quel desiderio di assoluto facendo suo il pensiero metafisico di Cartesio “ cogito, ergo sum”.
“La parola pensiero può designare tanto l’insieme dei fatti psichici nel loro complesso, quanto, più
specificatamente l’attività della ragione e dell’intelletto in quanto distinta da quella dei sensi e della
volontà. Ora, la mia ricerca nell’arte figurativa, è quella di dare forma alla percezione sensoriale , cercando
di scoprire ciò che c’e’ oltre il pensiero dell’uomo e fra l’uomo ed il pensiero . Ogni soggetto di una mia opera propone dei simboli , dei codici, delle chiavi d’ingresso al mio mondo interiore.
Tre anni fa, la scelta controcorrente di uscire da Milano per incoraggiare con il suo esempio, anche la periferia all’amore per l’Arte che per Carlo Brenna è’ la vita stessa. Quasi come un ritorno nostalgico ai Navigli della sua amata Milano, oggi il suo studio galleria trova spazio infatti, in un suggestivo cortile rurale della Brianza, a Paina di Giussano/MB in piazza Sauro 7, dove il passato contadino ancora risuona e dove l’antico viene reso contemporaneo dagli affreschi metafisico/surreali dell’artista. ( “cortile degli affreschi”, “camera con Vista”, “Santorini, l’isola che c’è” )



L’ESSENZA DEL PENSIERO


Ognuno di noi , non importa quale sia la propria credenza politica o religiosa, si determina – sempre e comunque – attraverso due realtà.
La teoria platonica , che riconduce al mondo dei sensi e al mondo della conoscenza , è più che mai vera come attuale.
Brenna ne è l’interprete.
L’artista , padrone ormai della sua maturità espressiva , svolge e articola il suo discorso pittorico con netta decisione e compostezza.
I sapienti accordi cromatici spingono e trasportano in un’atmosfera surreale, che non dispiace alla vista mentre si collega all’intelligenza e alla bellezza.
Il colore sfuma e si distende in dolci campiture, nelle quali la fantasia gioca con la poesia.
Invero non è difficile né impossibile evidenziare un dato sintomatico che emerge dalle sue opere : la delicatezza dei soggetti , figure o architetture , unitamente alla loro significata trascendenza.
L’elemento materiale diventa immateriale in un’armonia e un equilibrio di forme, linee ed orizzonti .
Brenna è un veggente , che segue l’ordito straordinario dell’origine vitale dello spirito nel suo farsi natura se non storia.




Giovanni Lucido