TACCUINO DI UNA VITA
CARLO BRENNA  PIAZZA SAURO 7 CORTE INTERNA 20833 PAINA DI GIUSSANO/ MB CELL.347 5988429  carlobrenna@libero.it
CARLO BRENNA PIAZZA SAURO 7 CORTE INTERNA 20833 PAINA DI GIUSSANO/ MB CELL.347 5988429 carlobrenna@libero.it

IL TACCUINO DI UNA VITA




11 FEBBRAIO : PATTI LATERANENSI E NOSTRA SIGNORA DI LOURDES.


In una fredda Milano d'altri tempi, l'undici febbraio millenovecentotrentacinque , vidi la luce.


La casa dei Brenna si trovava in Corso Ticinese n.18 , di fronte alla basilica di San Lorenzo, con il monumento a Costantino e le stupende colonne romane ( colonne che mi seguiranno , successivamente, nella mia arte )
I ricordi primi sono lontani ed offuscati e con fatica la mia memoria indietreggia mettendo a fuoco alcune basilari immagini : il terrazzo assolato con gli oleandri rossi in fiore che mia nonna essicava e poi, dopo averli polverizzati , li aspirava dal naso contro il raffreddore..
La nonna, dunque e il suo altare in casa e le occasionali celebrazioni liturgiche in quanto in famiglia c'erano tre gesuiti e tre monache.
Dal terrazzo vedevo il sagrato della chiesa e mi affascinava, come ancora adesso, il volo delle rondini.
La guerra, i bombardamenti, i rifugi antiaerei, ed io, travestito da figlio della lupa, di sabato, alle adunate fasciste.
Lo sfollamento verso il lago Maggiore, ad Intra/Verbania,mentre l'occupazione tedesca imperversava e la mia curiosità di fanciullo che seguiva il drappello degli ostaggi scalzi verso il luogo della esecuzione.
Villa Solitudine, fu battezzata dai miei, la casa dove andammo ad abitare, immersa nel verde e situata in una posizione strategica per i partigiani che saltuariamente ci occupavano il giardino per sparare al “ponte dei tedeschi”, posto in fondo alla collina.
Un particolare ricordo ancora : oltre al rumore degli spari,Villa Solitudine risuonava delle note del pianoforte e dei vocalizi quando mio zio Achille Ballini Branca ,musicista ed insegnante, impartiva lezioni alle sue allieve.
Fu così che la mia fanciullezza trascorse pervasa, senza che me ne accorgessi, dal mondo dell'arte ,tra musicisti, scrittori e pittori amici di mio zio che frequentando Villa Solitudine, resero il boccone della guerra meno amaro, con mio padre tipografo pendolare tra Milano ed Intra che per hobby dipingeva e suonava il mandolino, e mia madre che pur amante del ballo, ora si doveva solo occupare del lavoro nella fabbrica di medicinali e della gestione non facile della casa.
La scuola elementare ad Intra presso le suore di Maria Ausiliatrice, assistendo dalle persiane socchiuse al rito della “svestizione”, le prime ingiustizie sociali e le bacchettate sulle mani.
Le scuole medie presso i salesiani e gli esercizi spirituali che deformando la realtà mi riducevano a nullità.
L'iscrizione negli scout : mi dava una grande gioia e desiderio di libertà.
E poi, a quindici anni il ritorno nella mia amata Milano ma non più davanti alle colonne di San Lorenzo, in quanto i bombardamenti hanno bruciato la casa dei Brenna.
In quei tempi, dopo le scuole medie, tempi duri e dovetti sempre lavorare per mantenermi agli studi ( liceo artistico,accademia di Brera ) e poi, dopo l'Accademia il servizio militare e successivamente gli studi serali di perito grafico alla Umanitaria,mentre di giorno lavoravo.
E cosi' proseguì la mia vita fino a che, un bel giorno dell'anno millenovecentosessantotto , stanco o maturo di me stesso, infransi il muro delle convenzioni sociali e varcai la soglia che timidamente ma caparbiamente mi ha introdotto nel mondo dell'arte.
Da quel giorno, con tutte le difficoltà esistenziali insite in questo mondo, mi dedicai completamente alla ricerca del mio Io.
Il taccuino è davvero succinto, ma il vero racconto della mia vita è racchiuso nella complessità e nella simbologia delle mie opere.

                                                                                                                          CARLO BRENNA

IL PENSIERO METAFISCO

Dunque che cosa sono io?
Una cosa che pensa.
E che cosa è una cosa che pensa?
Una cosa che dubita, che concepisce, che ferma, che nega, che vuole, che non vuole.
Che immagina anche e che sente.
Certo non è poco, se tutte queste cose appartengono alla mia natura.
Io ho certamente la facoltà di immaginare; poichè sebbene possa accadere che le cose che immagino non siano vere, ciò nondimeno questa facoltà d'immaginare continua ad essere realmente in me, e fa parte del mio pensiero.
Il mio spirito si compiace di smarrirsi e non può contenersi ancora nei giusti limiti della verità.
 

 
                                                                                                                     CARTESIO



SCRIVONO DI LUI




 





condurre un pensiero quasi costringendolo a sostare per sentire ed accettare le sensazioni prodotte dal contatto con i problemi umani e' per un artista materia sufficiente.



Ma, quando il pensiero prende forma e lascia le masse ondulanti e compresse sul fondo di un'opera per venire incontro, allora la presenza da sensitiva diventa reale.



la realtà unisona dei senza volto si concentra nella figura e nella disponibilità che la figura stessa offre, affinchè il colore da rappresentativo divene apertura di dialogo.








armando brocchieri













.......il racconto che e' sempre diverso, che persino a livello inconscio e' leggibile. brenna ci ruba e ci rende le nostre immagini segrete e la sua coreografia mistica e rasserenante che vive di una classicità greca, tanto da farci scoprire spunti metafisici, di surrealismo.








Giuseppe Marotta jr.









 



a ricerca pittorica portata avanti da Carlo brenna affonda le sue radici storiche nella ricerca plastica sollevata dalla scuola del Bauhaus. in particolare Carlo Brenna avvalendosi delle ricerche di Feininger e di Schlenner, sfrutta abilmente l'intersecazione dei piani, nei quali immette plastiche figure silenziose ed eteree, in modo da fare scature intere strutture avvolte in fasce di luce.



La pittura di Carlo Brenna e' dunque fluttuante di emozioni formali tratte dal mondo degli spiriti , enucleati dai processi interiori della mente.



La teoria della forma e della figurazione sviluppata dal Bauhaus e' sovrana nell'espediente artistico concepito da Carlo Brenna



Antonino de bono













Nell'iconismo metafisico di Carlo Brenna, accanto alla fantasia oggettiva entra una volontà raziocinante che trasferisce il discorso metafisico dalla sfera meramente estetica a quella noetica , nella quale si instaura il processo della semanticizzazione delle immagini in termini metaforici.



Questo processo, pero', pur avendo una rigorosa inquadratura mentale , con una forte incidenza conoscitiva, si sviluppa interamente in una atmosfera di magia che lo rende potentemente suggestivo.



Nella sua sintassi iconica, Brenna, oltre a conferire una polivalenza di funzioni ai vari elementi linguistici, li rapporta gestalticamente ad una struttura unitaria che, sul piano semantico , va al di la' della significazione denotativa.



Luigi Valerio


















...ogni sua opera e' pervasa da carica umana propria dell'artista e l'opera la ritrasmette , senza violenza, a chi la sa capire.



la dolcezza del suo linguaggio sono quanto di piu' concreto oggi si possa ascoltare prima che “l'uomo” smarrisca la via del domani



G. Bernardoni























Questo artista e' un immaginario. da' vita a figurazioni umane più o meno consistentemente raggruppate , donne senza volto in primo piano con la discesa , spesso, alle spalle , di figure scialbate e spettrali.



La bella contenutezza dell'intensità delle carni e di quant'altro e' in tela e' la validita' prima di un tal dipingere , perche' si fonda sudelicatezze impalpabili “pellicole” coloristiche , alle quali si attribuisce eleganza e poesia.



La personalità parametafisica di Brenna nell'essere intatta si dichiara rilevante.








Mario Portalupi








....e cosi' vediamo che le figure femminili , sulle quali si condensa per lo più la trama delle tele di Brenna, presentano una classica plasticità e una tradizionale interezza anatomica , anche se esse si caratterizzano per l'anonimità de volto, non descritto , ma semplicemente affidato alla intuizione del goditore.



Una atmosfera intrisa di sottili tessuti logici, dove si intersecano emanazioni di pensiero , che non può arenarsi e perdersi in momenti di vuoto, di stasi, di inerzia, devono essi costituire la forza prima e insopprimibile dell'umano vivere......








Carmelo strano













.... le emozioni che si ricevono alla vista delle sue architetture sono distinte come stimolanti, trasportano in quel suo mondo poetico in cui l'intesa tra l'occhio e l'opera e' continua.



le masse, i ritmi delle composizioni, il colore, la luminosita' , delicati e leggeri, sono sempre individuati e riusciti . l'espressivita' delle figure spesso e' corale. carlo brenna e' uno dei pittori autentici dell'arte moderna.








Giovanni lucido













L'affresco di Carlo Brenna e' la fusione di una tecnica antica con un gusto e una visione moderna dell'arte , dove sono espressi la vigile coscienza e l'intensità di un mondo complesso dove la partecipazione vitale e' aperta a uomini e spiriti fino a giungere nell'essenza di un discorso metafisico , alle radici delle cose stesse.



La poetica di questo artista e' filtro stesso con quale interpreta personaggi ed ambienti: uno sforzo teso e drammatico per avvicinarsi di più, sempre di più al grande mistero dell'essere delle cose , della comprensione fenomenica dell'esistente.



Tra l'artista e le sue produzioni c'è quindi una mediazione sofferta , data dalla costante ricerca della forma .



Il pensiero si fa affresco e colore e come magia dialettica l'affresco diventa un rito e religione stessa dell'uomo-artista posto davanti ad un dramma dell'esistenza sentendosi allo stesso tempo creatura e creato.



praxis 88






















Di Carlo Brenna si parla sempre volentieri non solo per il gusto di ripetere un discorso pittorico, ma proprio perchè ogni volta che se ne parla e se ne legge , si scopre una intrinseca evoluzione delle sue realizzazioni.



Pur rimanendo il tema predominante , tanto caro all'artista, della figura femminile in primo piano, una figura femminile priva di connotati ma perfetta,imponente nella sua bellezza di donna, troviamo una novità nelle immagini. Ricorre un nuovo tema che fa' da sfondo in questi quadri : una Venezia unica e maestosa nella sua bellezza architettonica, ma tanto triste ed abbandonata nel suo lento disfacimento.



Bellezze passate, dimenticate dagli uomini, conservano lo splendore esteriore , ma in realtà, all'interno , si stanno sgretolando e stanno per essere distrutte dall'implacabile tempo che lascia i sui indelebili segni ovunque .



Nella esaltazione pittorica di questo sentimento, Carlo brenna ha voluto ricorrere ad effetti ancor piu' significativi.....








Clara mariani








Nei suoi affreschi vi e' la ricerca dell'assoluto, del perchè di certe situazioni, della comunicazione verso gli altri : il tutto attraverso simboli ben precisi.



In primo luogo l'essere umano, quasi sempre la donna ��" dice- da' gioia e benessere, fa sognare e unito a lei, l'uomo, arriva a Dio, all'assoluto.......








Lina cavagnet








Se a prima vista la pittura di Carlo Brenna si presenta piacevole, godibile alla vista dell'osservatore,estremamente interessante si rivela quando di cerca di capirla più a fondo.



Tutto e' espresso attraverso simboli che ci portano alla tematica delle sue opere : il pensiero.



Ed e' il pensiero la cosa più importante che abbiamo, perchè l'unica che può sopravvivere alla materia .



Il suo tentativo, per altro riuscito , di riunire nel tutto, sintetizzando gli aspetti vari di figure e pensieri,e' l'aspetto dei suoi disegni più affascinante.












p.pitre'













.....il legame materno con la terra e con l'anima inducono Carlo brenna a trovare le proprie radici nella capacita' di riflessione, di ricerca e continua evoluzione , dalle sue forme e dai suoi colori , tinte dorate, blu, verdi, intarsiate nei modi più diversi in ciascuna opera; forme geometriche che si ripetono in modi sempre diversi l'uno dall'altro.



con poche linee e pochi soggetti, Carlo brenna mostra tutta la sua abilita' nello sperimentare ogni combinazione possibile, nel proporre infinite alternative, nello scomporre l'io e la sua pittura insieme, per ricomporli nei modi più ricchi e fantasiosi.








Erica Guerini
































....Brenna e' veramente una voce nuova, un pittore che usa il linguaggio del colore non con la disinvoltura dell'irriverente, ma con la scioltezza di chi e' riuscito a pensare in termini cromatici, al punto che si potrebbe sostenere che la sua e' una vera e propria filosofia della pittura.....



libero da ogni forma di retorica, svincolato da pregiudizi di scuola e di accademia, egli crea la sua pittura giorno per giorno, cogliendo gli aspetti tipici della realtà che poi trasfigura attraverso il filtro della sua ricca sensibilità, che non e' soltanto sofferenza, ma anche e soprattutto svisceramento di un problema umano che non può lasciarlo indifferente.......








Molfese








Una atmosfera serena, quasi mistica , che porta a continue riflessioni e' quella che si respira nell'ammirare l'opera di questo artista.



Brenna ha infatti la virtù' di dare vita attraverso la figura femminile sempre immersa nei paesaggi incantati , delicati tocchi di colore e accostamenti cromatici come dolci e delicati sono i corpi femminili che emergono da paesaggi onirici, senza tempo, ne' eta'.



La donna per l'artista, racchiude tutta la positività della natura, della umanità: niente di lei e' negativo.



Sotto queste maschere ( infatti non hanno mai volto), simili ad elmi di guerrieri medioevali, si nasconde ogni essere umano con tutte le sue cariche positive.



Brenna sfida lo spettatore a scoprire , risvegliare la sua fantasia e la ricerca di cosa si cela dietro questi volti misteriosi.








Giulio Dotto


















......”cosi' come uno specchio sta nella mia anima il cielo “ e' una delle



poetiche effigie che brenna assegna alle sue opere sulla laguna, fatte di cromatismi lucidi e luminosi,immagine metafisica di un luogo davvero immerso tra sogno e realtà', le geometrie si alternano a volumi più morbidi, quasi sempre appartenenti a figure muliebri.



La presenza femminile e' quasi costate nei quadri di Brenna, a significare l'importanza della motrice femminile della Umanità .un mondo senza donne non si può' immaginare se guardiamo al messaggio di Brenna.



Voluttà, simbolo ermetico ma vicino alla sensibilità universale , riflessione attraverso segni grafici e il cromatismo,ora deciso, ora sfumato, questi tutti sono i leit- motiv di Brenna.Sia nelle sfumature, sia nei toni più densi, Brenna infonde una carica vitale che, tuttavia, ha pure qualcosa di spirituale, di meditativo, di trascendentale.



erreti








.... al centro dell'universo di Brenna la donna, in tutta la sua metafisicita' , con molteplici sfaccettature , simbolo dell'amore ed inserita nel più ampio contesto di una societa' della quale e' parte integrante e nello stesso tempo motore.



Il corpo femminile appare morbido e sinuoso , con seni prominenti e pance arrotondate.



Il corpo della donna emerge dallo sfondo, si vede ed incombe ma nello stesso tempo raggiunge una levita' del tutto particolare.



E' il gioco sapiente di un tratto leggero, il cromatismo delicato, la non presenza del volto, che trasportano l'osservatore in una dimensione “altra”, un mondo onirico che evade dalla corruzione della continguenza, della quotidianità.








daniela g. carrabba













......a piedi nudi nell'arte di Carlo Brenna, intrapresi un viaggio di assoluta liberazione e mi resi conto di come il pensiero sia la ricchezza più grande che l'essere umano possieda, in quanto e' l'unica entità' che può sopravvivere alla materia.



Mi tuffai nei suoi celestiali azzurri e ritrovai racchiusa nella sua affascinante pittura, tutta la mia anima:chiara, lucente.



Ed incontrai l'assoluto, lo spazio infinito, perfetto, senza tempo.



Ed in questa voglia di infinito, di sovrumani silenzi, di pace senza tempo, il mio io divenne la parte integrante della sua opera, colmo di un pathos che trascende i sensi.



Permeata da questa aura spirituale, fu con occhi nuovi che vidi Venezia,la città eterna, femminile per eccellenza. la contemplai: universale! la Serenissima !. la bella orientale che danza al suono delle cavigliere, ebbra di incenso e di spezie.



Ed in Venezia, suo regno, quasi in un assolo, in una simbiosi perfetta, osservai la figura femminile, senza volto,l'essenza stessa del pensiero più' puro.



Non ha volto, ma proprio per questo e' onnipresente! E' la testimone velata dei nostri pensieri, del nostro passato ancestrale, in cui ognuno vi può riconoscere la sua identità.



E' Penelope che tesse il destino dell'uomo, e' la maga Circe che ammalia, e' la signora delle camelie, e' Lara.e' Tonia, e' Esmeralda : e' ciascuna di noi.



In un viluppo di memorie, scandagliai gli abissi della coscienza, le spirali del mio dna, e quando riaffiorai riconobbi le meraviglie dell'esistenza: l'acqua, l'aria, il desiderio di gioia, di sorrisi, la terra, il cielo.



E poi ancora ho sognato, navigato, volato, galoppato.



Ho superato cortine di rovi , ho visitato palazzi, segrete di castelli polverosi, dove ho sentito sussurrare, supplicare, gridare , la mia anima.



Catturata da questi pensieri, riarsa ed assetata da nuove certezze, mi ritrovai anche io come lui, “al di la' della siepe” che preclude lo sguardo ad un orizzonte, ad un assoluto che vive, esiste, in ciascuno di noi.








ora lo so, ne ho la certezza.













maya


















Una pittura che parte dal cubismo per inoltrarsi nella metafisica del sogno e del mistero.



Realtà ed evocazione riuniscono volti e conchiglie, seni e nuvole, immobili presenze luminose che ci parlano aprendo la fantasia a paesaggi dai panorami sensuali.



Un equilibrio di bellezza, animato da elementi cromatici che attingono al rosa ed al celeste in una ricerca di tempi e di spazi per una vita da immaginare .



Opere che carlo brenna ha trasformato in desideri dalla profonda interiorita'.








Giorgio Falossi





















































.... Carlo Brenna individua un iter estetico volto alla sperimentazione espressiva nei campi della scultura e dell'affresco, disciplina artistica, quest ' ultima, in cui eccelle.



Alla tecnica perfezionata nel tempo si combina un soggetto calato più delle volte in una dimensione spaziale onirica e surreale.



Quanto opera Carlo Brenna e' una selezione di generi architettonici e porzioni di spazi fisici estrapolati da scenari di città e luoghi differenti ripensati e ricollocati in una struttura che non e' più verosimile ma prettamente mentale.



Erme di donne ieratiche dai floridi petti guardano senza volto lo spettatore teso ad individuare il filo portante della narrazione simbolica e paratattica messa in scena dall'artista milanese.



Il surrealismo si insinua nella sua poetica motivato dalla costante esigenza di superare la figurazione in quanto tale ed esprimere significati altri, anche inconsci, psichici .......








Elisabetta Pozzetti








C'è tutta una filosofia di concetti e di sensazioni nelle opere di Carlo Brenna,ricche e meditate come sono le emozioni liriche dove la poetica innesta concezioni altamente culturali.



L'atmosfera magata delle sue opere, inoltre, rende irreale la realtà e la metafisicità ha un sapore di antico ed enormemente moderno.



Il senso della spazialità, dell'universalità si propaga creando orizzonti nuovi al di la' dei quali l'uomo entra in dimensioni diverse e viene ad assumere luminosità ed interiorità insolite.








.... Carlo Brenna tende, nella sua trascendenza dell'io, a ricavare l'essenza dell'umanità , conservando il passato il presente ed il futuro in un insieme di eventi significativi.



E' strana la disperata , amara, fredda poesia di questo artista che riesce a creare un'atmosfera di romanticismo dove spesso ha il sopravvento la dolcezza cromatica...








Il discorso metafisico spesso si trasforma cosi' personale in questo artista, in tenui dialoghi cosi' comunicativi in quanto condotti in profondità, nel nucleo delle sue tele , in un facile processo di sintesi.....



Sergio Tinaglia
























































condurre un pensiero quasi costringendolo a sostare per sentire ed accettare le sensazioni prodotte dal contatto con i problemi umani e' per un artista materia sufficiente.



Ma, quando il pensiero prende forma e lascia le masse ondulanti e compresse sul fondo di un'opera per venire incontro, allora la presenza da sensitiva diventa reale.



la realtà unisona dei senza volto si concentra nella figura e nella disponibilità che la figura stessa offre, affinchè il colore da rappresentativo divene apertura di dialogo.








armando brocchieri













.......il racconto che e' sempre diverso, che persino a livello inconscio e' leggibile. brenna ci ruba e ci rende le nostre immagini segrete e la sua coreografia mistica e rasserenante che vive di una classicità greca, tanto da farci scoprire spunti metafisici, di surrealismo.








Giuseppe Marotta jr.









 



a ricerca pittorica portata avanti da Carlo brenna affonda le sue radici storiche nella ricerca plastica sollevata dalla scuola del Bauhaus. in particolare Carlo Brenna avvalendosi delle ricerche di Feininger e di Schlenner, sfrutta abilmente l'intersecazione dei piani, nei quali immette plastiche figure silenziose ed eteree, in modo da fare scature intere strutture avvolte in fasce di luce.



La pittura di Carlo Brenna e' dunque fluttuante di emozioni formali tratte dal mondo degli spiriti , enucleati dai processi interiori della mente.



La teoria della forma e della figurazione sviluppata dal Bauhaus e' sovrana nell'espediente artistico concepito da Carlo Brenna



Antonino de bono













Nell'iconismo metafisico di Carlo Brenna, accanto alla fantasia oggettiva entra una volontà raziocinante che trasferisce il discorso metafisico dalla sfera meramente estetica a quella noetica , nella quale si instaura il processo della semanticizzazione delle immagini in termini metaforici.



Questo processo, pero', pur avendo una rigorosa inquadratura mentale , con una forte incidenza conoscitiva, si sviluppa interamente in una atmosfera di magia che lo rende potentemente suggestivo.



Nella sua sintassi iconica, Brenna, oltre a conferire una polivalenza di funzioni ai vari elementi linguistici, li rapporta gestalticamente ad una struttura unitaria che, sul piano semantico , va al di la' della significazione denotativa.



Luigi Valerio


















...ogni sua opera e' pervasa da carica umana propria dell'artista e l'opera la ritrasmette , senza violenza, a chi la sa capire.



la dolcezza del suo linguaggio sono quanto di piu' concreto oggi si possa ascoltare prima che “l'uomo” smarrisca la via del domani



G. Bernardoni























Questo artista e' un immaginario. da' vita a figurazioni umane più o meno consistentemente raggruppate , donne senza volto in primo piano con la discesa , spesso, alle spalle , di figure scialbate e spettrali.



La bella contenutezza dell'intensità delle carni e di quant'altro e' in tela e' la validita' prima di un tal dipingere , perche' si fonda sudelicatezze impalpabili “pellicole” coloristiche , alle quali si attribuisce eleganza e poesia.



La personalità parametafisica di Brenna nell'essere intatta si dichiara rilevante.








Mario Portalupi








....e cosi' vediamo che le figure femminili , sulle quali si condensa per lo più la trama delle tele di Brenna, presentano una classica plasticità e una tradizionale interezza anatomica , anche se esse si caratterizzano per l'anonimità de volto, non descritto , ma semplicemente affidato alla intuizione del goditore.



Una atmosfera intrisa di sottili tessuti logici, dove si intersecano emanazioni di pensiero , che non può arenarsi e perdersi in momenti di vuoto, di stasi, di inerzia, devono essi costituire la forza prima e insopprimibile dell'umano vivere......








Carmelo strano













.... le emozioni che si ricevono alla vista delle sue architetture sono distinte come stimolanti, trasportano in quel suo mondo poetico in cui l'intesa tra l'occhio e l'opera e' continua.



le masse, i ritmi delle composizioni, il colore, la luminosita' , delicati e leggeri, sono sempre individuati e riusciti . l'espressivita' delle figure spesso e' corale. carlo brenna e' uno dei pittori autentici dell'arte moderna.








Giovanni lucido













L'affresco di Carlo Brenna e' la fusione di una tecnica antica con un gusto e una visione moderna dell'arte , dove sono espressi la vigile coscienza e l'intensità di un mondo complesso dove la partecipazione vitale e' aperta a uomini e spiriti fino a giungere nell'essenza di un discorso metafisico , alle radici delle cose stesse.



La poetica di questo artista e' filtro stesso con quale interpreta personaggi ed ambienti: uno sforzo teso e drammatico per avvicinarsi di più, sempre di più al grande mistero dell'essere delle cose , della comprensione fenomenica dell'esistente.



Tra l'artista e le sue produzioni c'è quindi una mediazione sofferta , data dalla costante ricerca della forma .



Il pensiero si fa affresco e colore e come magia dialettica l'affresco diventa un rito e religione stessa dell'uomo-artista posto davanti ad un dramma dell'esistenza sentendosi allo stesso tempo creatura e creato.



praxis 88






















Di Carlo Brenna si parla sempre volentieri non solo per il gusto di ripetere un discorso pittorico, ma proprio perchè ogni volta che se ne parla e se ne legge , si scopre una intrinseca evoluzione delle sue realizzazioni.



Pur rimanendo il tema predominante , tanto caro all'artista, della figura femminile in primo piano, una figura femminile priva di connotati ma perfetta,imponente nella sua bellezza di donna, troviamo una novità nelle immagini. Ricorre un nuovo tema che fa' da sfondo in questi quadri : una Venezia unica e maestosa nella sua bellezza architettonica, ma tanto triste ed abbandonata nel suo lento disfacimento.



Bellezze passate, dimenticate dagli uomini, conservano lo splendore esteriore , ma in realtà, all'interno , si stanno sgretolando e stanno per essere distrutte dall'implacabile tempo che lascia i sui indelebili segni ovunque .



Nella esaltazione pittorica di questo sentimento, Carlo brenna ha voluto ricorrere ad effetti ancor piu' significativi.....








Clara mariani








Nei suoi affreschi vi e' la ricerca dell'assoluto, del perchè di certe situazioni, della comunicazione verso gli altri : il tutto attraverso simboli ben precisi.



In primo luogo l'essere umano, quasi sempre la donna ��" dice- da' gioia e benessere, fa sognare e unito a lei, l'uomo, arriva a Dio, all'assoluto.......








Lina cavagnet








Se a prima vista la pittura di Carlo Brenna si presenta piacevole, godibile alla vista dell'osservatore,estremamente interessante si rivela quando di cerca di capirla più a fondo.



Tutto e' espresso attraverso simboli che ci portano alla tematica delle sue opere : il pensiero.



Ed e' il pensiero la cosa più importante che abbiamo, perchè l'unica che può sopravvivere alla materia .



Il suo tentativo, per altro riuscito , di riunire nel tutto, sintetizzando gli aspetti vari di figure e pensieri,e' l'aspetto dei suoi disegni più affascinante.












p.pitre'













.....il legame materno con la terra e con l'anima inducono Carlo brenna a trovare le proprie radici nella capacita' di riflessione, di ricerca e continua evoluzione , dalle sue forme e dai suoi colori , tinte dorate, blu, verdi, intarsiate nei modi più diversi in ciascuna opera; forme geometriche che si ripetono in modi sempre diversi l'uno dall'altro.



con poche linee e pochi soggetti, Carlo brenna mostra tutta la sua abilita' nello sperimentare ogni combinazione possibile, nel proporre infinite alternative, nello scomporre l'io e la sua pittura insieme, per ricomporli nei modi più ricchi e fantasiosi.








Erica Guerini
































....Brenna e' veramente una voce nuova, un pittore che usa il linguaggio del colore non con la disinvoltura dell'irriverente, ma con la scioltezza di chi e' riuscito a pensare in termini cromatici, al punto che si potrebbe sostenere che la sua e' una vera e propria filosofia della pittura.....



libero da ogni forma di retorica, svincolato da pregiudizi di scuola e di accademia, egli crea la sua pittura giorno per giorno, cogliendo gli aspetti tipici della realtà che poi trasfigura attraverso il filtro della sua ricca sensibilità, che non e' soltanto sofferenza, ma anche e soprattutto svisceramento di un problema umano che non può lasciarlo indifferente.......








Molfese








Una atmosfera serena, quasi mistica , che porta a continue riflessioni e' quella che si respira nell'ammirare l'opera di questo artista.



Brenna ha infatti la virtù' di dare vita attraverso la figura femminile sempre immersa nei paesaggi incantati , delicati tocchi di colore e accostamenti cromatici come dolci e delicati sono i corpi femminili che emergono da paesaggi onirici, senza tempo, ne' eta'.



La donna per l'artista, racchiude tutta la positività della natura, della umanità: niente di lei e' negativo.



Sotto queste maschere ( infatti non hanno mai volto), simili ad elmi di guerrieri medioevali, si nasconde ogni essere umano con tutte le sue cariche positive.



Brenna sfida lo spettatore a scoprire , risvegliare la sua fantasia e la ricerca di cosa si cela dietro questi volti misteriosi.








Giulio Dotto


















......”cosi' come uno specchio sta nella mia anima il cielo “ e' una delle



poetiche effigie che brenna assegna alle sue opere sulla laguna, fatte di cromatismi lucidi e luminosi,immagine metafisica di un luogo davvero immerso tra sogno e realtà', le geometrie si alternano a volumi più morbidi, quasi sempre appartenenti a figure muliebri.



La presenza femminile e' quasi costate nei quadri di Brenna, a significare l'importanza della motrice femminile della Umanità .un mondo senza donne non si può' immaginare se guardiamo al messaggio di Brenna.



Voluttà, simbolo ermetico ma vicino alla sensibilità universale , riflessione attraverso segni grafici e il cromatismo,ora deciso, ora sfumato, questi tutti sono i leit- motiv di Brenna.Sia nelle sfumature, sia nei toni più densi, Brenna infonde una carica vitale che, tuttavia, ha pure qualcosa di spirituale, di meditativo, di trascendentale.



erreti








.... al centro dell'universo di Brenna la donna, in tutta la sua metafisicita' , con molteplici sfaccettature , simbolo dell'amore ed inserita nel più ampio contesto di una societa' della quale e' parte integrante e nello stesso tempo motore.



Il corpo femminile appare morbido e sinuoso , con seni prominenti e pance arrotondate.



Il corpo della donna emerge dallo sfondo, si vede ed incombe ma nello stesso tempo raggiunge una levita' del tutto particolare.



E' il gioco sapiente di un tratto leggero, il cromatismo delicato, la non presenza del volto, che trasportano l'osservatore in una dimensione “altra”, un mondo onirico che evade dalla corruzione della continguenza, della quotidianità.








daniela g. carrabba













......a piedi nudi nell'arte di Carlo Brenna, intrapresi un viaggio di assoluta liberazione e mi resi conto di come il pensiero sia la ricchezza più grande che l'essere umano possieda, in quanto e' l'unica entità' che può sopravvivere alla materia.



Mi tuffai nei suoi celestiali azzurri e ritrovai racchiusa nella sua affascinante pittura, tutta la mia anima:chiara, lucente.



Ed incontrai l'assoluto, lo spazio infinito, perfetto, senza tempo.



Ed in questa voglia di infinito, di sovrumani silenzi, di pace senza tempo, il mio io divenne la parte integrante della sua opera, colmo di un pathos che trascende i sensi.



Permeata da questa aura spirituale, fu con occhi nuovi che vidi Venezia,la città eterna, femminile per eccellenza. la contemplai: universale! la Serenissima !. la bella orientale che danza al suono delle cavigliere, ebbra di incenso e di spezie.



Ed in Venezia, suo regno, quasi in un assolo, in una simbiosi perfetta, osservai la figura femminile, senza volto,l'essenza stessa del pensiero più' puro.



Non ha volto, ma proprio per questo e' onnipresente! E' la testimone velata dei nostri pensieri, del nostro passato ancestrale, in cui ognuno vi può riconoscere la sua identità.



E' Penelope che tesse il destino dell'uomo, e' la maga Circe che ammalia, e' la signora delle camelie, e' Lara.e' Tonia, e' Esmeralda : e' ciascuna di noi.



In un viluppo di memorie, scandagliai gli abissi della coscienza, le spirali del mio dna, e quando riaffiorai riconobbi le meraviglie dell'esistenza: l'acqua, l'aria, il desiderio di gioia, di sorrisi, la terra, il cielo.



E poi ancora ho sognato, navigato, volato, galoppato.



Ho superato cortine di rovi , ho visitato palazzi, segrete di castelli polverosi, dove ho sentito sussurrare, supplicare, gridare , la mia anima.



Catturata da questi pensieri, riarsa ed assetata da nuove certezze, mi ritrovai anche io come lui, “al di la' della siepe” che preclude lo sguardo ad un orizzonte, ad un assoluto che vive, esiste, in ciascuno di noi.








ora lo so, ne ho la certezza.













maya


















Una pittura che parte dal cubismo per inoltrarsi nella metafisica del sogno e del mistero.



Realtà ed evocazione riuniscono volti e conchiglie, seni e nuvole, immobili presenze luminose che ci parlano aprendo la fantasia a paesaggi dai panorami sensuali.



Un equilibrio di bellezza, animato da elementi cromatici che attingono al rosa ed al celeste in una ricerca di tempi e di spazi per una vita da immaginare .



Opere che carlo brenna ha trasformato in desideri dalla profonda interiorita'.








Giorgio Falossi





















































.... Carlo Brenna individua un iter estetico volto alla sperimentazione espressiva nei campi della scultura e dell'affresco, disciplina artistica, quest ' ultima, in cui eccelle.



Alla tecnica perfezionata nel tempo si combina un soggetto calato più delle volte in una dimensione spaziale onirica e surreale.



Quanto opera Carlo Brenna e' una selezione di generi architettonici e porzioni di spazi fisici estrapolati da scenari di città e luoghi differenti ripensati e ricollocati in una struttura che non e' più verosimile ma prettamente mentale.



Erme di donne ieratiche dai floridi petti guardano senza volto lo spettatore teso ad individuare il filo portante della narrazione simbolica e paratattica messa in scena dall'artista milanese.



Il surrealismo si insinua nella sua poetica motivato dalla costante esigenza di superare la figurazione in quanto tale ed esprimere significati altri, anche inconsci, psichici .......








Elisabetta Pozzetti








C'è tutta una filosofia di concetti e di sensazioni nelle opere di Carlo Brenna,ricche e meditate come sono le emozioni liriche dove la poetica innesta concezioni altamente culturali.



L'atmosfera magata delle sue opere, inoltre, rende irreale la realtà e la metafisicità ha un sapore di antico ed enormemente moderno.



Il senso della spazialità, dell'universalità si propaga creando orizzonti nuovi al di la' dei quali l'uomo entra in dimensioni diverse e viene ad assumere luminosità ed interiorità insolite.








.... Carlo Brenna tende, nella sua trascendenza dell'io, a ricavare l'essenza dell'umanità , conservando il passato il presente ed il futuro in un insieme di eventi significativi.



E' strana la disperata , amara, fredda poesia di questo artista che riesce a creare un'atmosfera di romanticismo dove spesso ha il sopravvento la dolcezza cromatica...








Il discorso metafisico spesso si trasforma cosi' personale in questo artista, in tenui dialoghi cosi' comunicativi in quanto condotti in profondità, nel nucleo delle sue tele , in un facile processo di sintesi.....



Sergio Tinaglia























































condurre un pensiero quasi costringendolo a sostare per sentire ed accettare le sensazioni prodotte dal contatto con i problemi umani e' per un artista materia sufficiente.



Ma, quando il pensiero prende forma e lascia le masse ondulanti e compresse sul fondo di un'opera per venire incontro, allora la presenza da sensitiva diventa reale.



la realtà unisona dei senza volto si concentra nella figura e nella disponibilità che la figura stessa offre, affinchè il colore da rappresentativo divene apertura di dialogo.








armando brocchieri













.......il racconto che e' sempre diverso, che persino a livello inconscio e' leggibile. brenna ci ruba e ci rende le nostre immagini segrete e la sua coreografia mistica e rasserenante che vive di una classicità greca, tanto da farci scoprire spunti metafisici, di surrealismo.








Giuseppe Marotta jr.









 



a ricerca pittorica portata avanti da Carlo brenna affonda le sue radici storiche nella ricerca plastica sollevata dalla scuola del Bauhaus. in particolare Carlo Brenna avvalendosi delle ricerche di Feininger e di Schlenner, sfrutta abilmente l'intersecazione dei piani, nei quali immette plastiche figure silenziose ed eteree, in modo da fare scature intere strutture avvolte in fasce di luce.



La pittura di Carlo Brenna e' dunque fluttuante di emozioni formali tratte dal mondo degli spiriti , enucleati dai processi interiori della mente.



La teoria della forma e della figurazione sviluppata dal Bauhaus e' sovrana nell'espediente artistico concepito da Carlo Brenna



Antonino de bono













Nell'iconismo metafisico di Carlo Brenna, accanto alla fantasia oggettiva entra una volontà raziocinante che trasferisce il discorso metafisico dalla sfera meramente estetica a quella noetica , nella quale si instaura il processo della semanticizzazione delle immagini in termini metaforici.



Questo processo, pero', pur avendo una rigorosa inquadratura mentale , con una forte incidenza conoscitiva, si sviluppa interamente in una atmosfera di magia che lo rende potentemente suggestivo.



Nella sua sintassi iconica, Brenna, oltre a conferire una polivalenza di funzioni ai vari elementi linguistici, li rapporta gestalticamente ad una struttura unitaria che, sul piano semantico , va al di la' della significazione denotativa.



Luigi Valerio


















...ogni sua opera e' pervasa da carica umana propria dell'artista e l'opera la ritrasmette , senza violenza, a chi la sa capire.



la dolcezza del suo linguaggio sono quanto di piu' concreto oggi si possa ascoltare prima che “l'uomo” smarrisca la via del domani



G. Bernardoni























Questo artista e' un immaginario. da' vita a figurazioni umane più o meno consistentemente raggruppate , donne senza volto in primo piano con la discesa , spesso, alle spalle , di figure scialbate e spettrali.



La bella contenutezza dell'intensità delle carni e di quant'altro e' in tela e' la validita' prima di un tal dipingere , perche' si fonda sudelicatezze impalpabili “pellicole” coloristiche , alle quali si attribuisce eleganza e poesia.



La personalità parametafisica di Brenna nell'essere intatta si dichiara rilevante.








Mario Portalupi








....e cosi' vediamo che le figure femminili , sulle quali si condensa per lo più la trama delle tele di Brenna, presentano una classica plasticità e una tradizionale interezza anatomica , anche se esse si caratterizzano per l'anonimità de volto, non descritto , ma semplicemente affidato alla intuizione del goditore.



Una atmosfera intrisa di sottili tessuti logici, dove si intersecano emanazioni di pensiero , che non può arenarsi e perdersi in momenti di vuoto, di stasi, di inerzia, devono essi costituire la forza prima e insopprimibile dell'umano vivere......








Carmelo strano













.... le emozioni che si ricevono alla vista delle sue architetture sono distinte come stimolanti, trasportano in quel suo mondo poetico in cui l'intesa tra l'occhio e l'opera e' continua.



le masse, i ritmi delle composizioni, il colore, la luminosita' , delicati e leggeri, sono sempre individuati e riusciti . l'espressivita' delle figure spesso e' corale. carlo brenna e' uno dei pittori autentici dell'arte moderna.








Giovanni lucido













L'affresco di Carlo Brenna e' la fusione di una tecnica antica con un gusto e una visione moderna dell'arte , dove sono espressi la vigile coscienza e l'intensità di un mondo complesso dove la partecipazione vitale e' aperta a uomini e spiriti fino a giungere nell'essenza di un discorso metafisico , alle radici delle cose stesse.



La poetica di questo artista e' filtro stesso con quale interpreta personaggi ed ambienti: uno sforzo teso e drammatico per avvicinarsi di più, sempre di più al grande mistero dell'essere delle cose , della comprensione fenomenica dell'esistente.



Tra l'artista e le sue produzioni c'è quindi una mediazione sofferta , data dalla costante ricerca della forma .



Il pensiero si fa affresco e colore e come magia dialettica l'affresco diventa un rito e religione stessa dell'uomo-artista posto davanti ad un dramma dell'esistenza sentendosi allo stesso tempo creatura e creato.



praxis 88






















Di Carlo Brenna si parla sempre volentieri non solo per il gusto di ripetere un discorso pittorico, ma proprio perchè ogni volta che se ne parla e se ne legge , si scopre una intrinseca evoluzione delle sue realizzazioni.



Pur rimanendo il tema predominante , tanto caro all'artista, della figura femminile in primo piano, una figura femminile priva di connotati ma perfetta,imponente nella sua bellezza di donna, troviamo una novità nelle immagini. Ricorre un nuovo tema che fa' da sfondo in questi quadri : una Venezia unica e maestosa nella sua bellezza architettonica, ma tanto triste ed abbandonata nel suo lento disfacimento.



Bellezze passate, dimenticate dagli uomini, conservano lo splendore esteriore , ma in realtà, all'interno , si stanno sgretolando e stanno per essere distrutte dall'implacabile tempo che lascia i sui indelebili segni ovunque .



Nella esaltazione pittorica di questo sentimento, Carlo brenna ha voluto ricorrere ad effetti ancor piu' significativi.....








Clara mariani








Nei suoi affreschi vi e' la ricerca dell'assoluto, del perchè di certe situazioni, della comunicazione verso gli altri : il tutto attraverso simboli ben precisi.



In primo luogo l'essere umano, quasi sempre la donna ��" dice- da' gioia e benessere, fa sognare e unito a lei, l'uomo, arriva a Dio, all'assoluto.......








Lina cavagnet








Se a prima vista la pittura di Carlo Brenna si presenta piacevole, godibile alla vista dell'osservatore,estremamente interessante si rivela quando di cerca di capirla più a fondo.



Tutto e' espresso attraverso simboli che ci portano alla tematica delle sue opere : il pensiero.



Ed e' il pensiero la cosa più importante che abbiamo, perchè l'unica che può sopravvivere alla materia .



Il suo tentativo, per altro riuscito , di riunire nel tutto, sintetizzando gli aspetti vari di figure e pensieri,e' l'aspetto dei suoi disegni più affascinante.












p.pitre'













.....il legame materno con la terra e con l'anima inducono Carlo brenna a trovare le proprie radici nella capacita' di riflessione, di ricerca e continua evoluzione , dalle sue forme e dai suoi colori , tinte dorate, blu, verdi, intarsiate nei modi più diversi in ciascuna opera; forme geometriche che si ripetono in modi sempre diversi l'uno dall'altro.



con poche linee e pochi soggetti, Carlo brenna mostra tutta la sua abilita' nello sperimentare ogni combinazione possibile, nel proporre infinite alternative, nello scomporre l'io e la sua pittura insieme, per ricomporli nei modi più ricchi e fantasiosi.








Erica Guerini
































....Brenna e' veramente una voce nuova, un pittore che usa il linguaggio del colore non con la disinvoltura dell'irriverente, ma con la scioltezza di chi e' riuscito a pensare in termini cromatici, al punto che si potrebbe sostenere che la sua e' una vera e propria filosofia della pittura.....



libero da ogni forma di retorica, svincolato da pregiudizi di scuola e di accademia, egli crea la sua pittura giorno per giorno, cogliendo gli aspetti tipici della realtà che poi trasfigura attraverso il filtro della sua ricca sensibilità, che non e' soltanto sofferenza, ma anche e soprattutto svisceramento di un problema umano che non può lasciarlo indifferente.......








Molfese








Una atmosfera serena, quasi mistica , che porta a continue riflessioni e' quella che si respira nell'ammirare l'opera di questo artista.



Brenna ha infatti la virtù' di dare vita attraverso la figura femminile sempre immersa nei paesaggi incantati , delicati tocchi di colore e accostamenti cromatici come dolci e delicati sono i corpi femminili che emergono da paesaggi onirici, senza tempo, ne' eta'.



La donna per l'artista, racchiude tutta la positività della natura, della umanità: niente di lei e' negativo.



Sotto queste maschere ( infatti non hanno mai volto), simili ad elmi di guerrieri medioevali, si nasconde ogni essere umano con tutte le sue cariche positive.



Brenna sfida lo spettatore a scoprire , risvegliare la sua fantasia e la ricerca di cosa si cela dietro questi volti misteriosi.








Giulio Dotto


















......”cosi' come uno specchio sta nella mia anima il cielo “ e' una delle



poetiche effigie che brenna assegna alle sue opere sulla laguna, fatte di cromatismi lucidi e luminosi,immagine metafisica di un luogo davvero immerso tra sogno e realtà', le geometrie si alternano a volumi più morbidi, quasi sempre appartenenti a figure muliebri.



La presenza femminile e' quasi costate nei quadri di Brenna, a significare l'importanza della motrice femminile della Umanità .un mondo senza donne non si può' immaginare se guardiamo al messaggio di Brenna.



Voluttà, simbolo ermetico ma vicino alla sensibilità universale , riflessione attraverso segni grafici e il cromatismo,ora deciso, ora sfumato, questi tutti sono i leit- motiv di Brenna.Sia nelle sfumature, sia nei toni più densi, Brenna infonde una carica vitale che, tuttavia, ha pure qualcosa di spirituale, di meditativo, di trascendentale.



erreti








.... al centro dell'universo di Brenna la donna, in tutta la sua metafisicita' , con molteplici sfaccettature , simbolo dell'amore ed inserita nel più ampio contesto di una societa' della quale e' parte integrante e nello stesso tempo motore.



Il corpo femminile appare morbido e sinuoso , con seni prominenti e pance arrotondate.



Il corpo della donna emerge dallo sfondo, si vede ed incombe ma nello stesso tempo raggiunge una levita' del tutto particolare.



E' il gioco sapiente di un tratto leggero, il cromatismo delicato, la non presenza del volto, che trasportano l'osservatore in una dimensione “altra”, un mondo onirico che evade dalla corruzione della continguenza, della quotidianità.








daniela g. carrabba













......a piedi nudi nell'arte di Carlo Brenna, intrapresi un viaggio di assoluta liberazione e mi resi conto di come il pensiero sia la ricchezza più grande che l'essere umano possieda, in quanto e' l'unica entità' che può sopravvivere alla materia.



Mi tuffai nei suoi celestiali azzurri e ritrovai racchiusa nella sua affascinante pittura, tutta la mia anima:chiara, lucente.



Ed incontrai l'assoluto, lo spazio infinito, perfetto, senza tempo.



Ed in questa voglia di infinito, di sovrumani silenzi, di pace senza tempo, il mio io divenne la parte integrante della sua opera, colmo di un pathos che trascende i sensi.



Permeata da questa aura spirituale, fu con occhi nuovi che vidi Venezia,la città eterna, femminile per eccellenza. la contemplai: universale! la Serenissima !. la bella orientale che danza al suono delle cavigliere, ebbra di incenso e di spezie.



Ed in Venezia, suo regno, quasi in un assolo, in una simbiosi perfetta, osservai la figura femminile, senza volto,l'essenza stessa del pensiero più' puro.



Non ha volto, ma proprio per questo e' onnipresente! E' la testimone velata dei nostri pensieri, del nostro passato ancestrale, in cui ognuno vi può riconoscere la sua identità.



E' Penelope che tesse il destino dell'uomo, e' la maga Circe che ammalia, e' la signora delle camelie, e' Lara.e' Tonia, e' Esmeralda : e' ciascuna di noi.



In un viluppo di memorie, scandagliai gli abissi della coscienza, le spirali del mio dna, e quando riaffiorai riconobbi le meraviglie dell'esistenza: l'acqua, l'aria, il desiderio di gioia, di sorrisi, la terra, il cielo.



E poi ancora ho sognato, navigato, volato, galoppato.



Ho superato cortine di rovi , ho visitato palazzi, segrete di castelli polverosi, dove ho sentito sussurrare, supplicare, gridare , la mia anima.



Catturata da questi pensieri, riarsa ed assetata da nuove certezze, mi ritrovai anche io come lui, “al di la' della siepe” che preclude lo sguardo ad un orizzonte, ad un assoluto che vive, esiste, in ciascuno di noi.








ora lo so, ne ho la certezza.













maya


















Una pittura che parte dal cubismo per inoltrarsi nella metafisica del sogno e del mistero.



Realtà ed evocazione riuniscono volti e conchiglie, seni e nuvole, immobili presenze luminose che ci parlano aprendo la fantasia a paesaggi dai panorami sensuali.



Un equilibrio di bellezza, animato da elementi cromatici che attingono al rosa ed al celeste in una ricerca di tempi e di spazi per una vita da immaginare .



Opere che carlo brenna ha trasformato in desideri dalla profonda interiorita'.








Giorgio Falossi





















































.... Carlo Brenna individua un iter estetico volto alla sperimentazione espressiva nei campi della scultura e dell'affresco, disciplina artistica, quest ' ultima, in cui eccelle.



Alla tecnica perfezionata nel tempo si combina un soggetto calato più delle volte in una dimensione spaziale onirica e surreale.



Quanto opera Carlo Brenna e' una selezione di generi architettonici e porzioni di spazi fisici estrapolati da scenari di città e luoghi differenti ripensati e ricollocati in una struttura che non e' più verosimile ma prettamente mentale.



Erme di donne ieratiche dai floridi petti guardano senza volto lo spettatore teso ad individuare il filo portante della narrazione simbolica e paratattica messa in scena dall'artista milanese.



Il surrealismo si insinua nella sua poetica motivato dalla costante esigenza di superare la figurazione in quanto tale ed esprimere significati altri, anche inconsci, psichici .......








Elisabetta Pozzetti








C'è tutta una filosofia di concetti e di sensazioni nelle opere di Carlo Brenna,ricche e meditate come sono le emozioni liriche dove la poetica innesta concezioni altamente culturali.



L'atmosfera magata delle sue opere, inoltre, rende irreale la realtà e la metafisicità ha un sapore di antico ed enormemente moderno.



Il senso della spazialità, dell'universalità si propaga creando orizzonti nuovi al di la' dei quali l'uomo entra in dimensioni diverse e viene ad assumere luminosità ed interiorità insolite.








.... Carlo Brenna tende, nella sua trascendenza dell'io, a ricavare l'essenza dell'umanità , conservando il passato il presente ed il futuro in un insieme di eventi significativi.



E' strana la disperata , amara, fredda poesia di questo artista che riesce a creare un'atmosfera di romanticismo dove spesso ha il sopravvento la dolcezza cromatica...








Il discorso metafisico spesso si trasforma cosi' personale in questo artista, in tenui dialoghi cosi' comunicativi in quanto condotti in profondità, nel nucleo delle sue tele , in un facile processo di sintesi.....



Sergio Tinaglia






















































condurre un pensiero quasi costringendolo a sostare per sentire ed accettare le sensazioni prodotte dal contatto con i problemi umani e' per un artista materia sufficiente.



Ma, quando il pensiero prende forma e lascia le masse ondulanti e compresse sul fondo di un'opera per venire incontro, allora la presenza da sensitiva diventa reale.



la realtà unisona dei senza volto si concentra nella figura e nella disponibilità che la figura stessa offre, affinchè il colore da rappresentativo divene apertura di dialogo.








armando brocchieri













.......il racconto che e' sempre diverso, che persino a livello inconscio e' leggibile. brenna ci ruba e ci rende le nostre immagini segrete e la sua coreografia mistica e rasserenante che vive di una classicità greca, tanto da farci scoprire spunti metafisici, di surrealismo.








Giuseppe Marotta jr.









 



a ricerca pittorica portata avanti da Carlo brenna affonda le sue radici storiche nella ricerca plastica sollevata dalla scuola del Bauhaus. in particolare Carlo Brenna avvalendosi delle ricerche di Feininger e di Schlenner, sfrutta abilmente l'intersecazione dei piani, nei quali immette plastiche figure silenziose ed eteree, in modo da fare scature intere strutture avvolte in fasce di luce.



La pittura di Carlo Brenna e' dunque fluttuante di emozioni formali tratte dal mondo degli spiriti , enucleati dai processi interiori della mente.



La teoria della forma e della figurazione sviluppata dal Bauhaus e' sovrana nell'espediente artistico concepito da Carlo Brenna



Antonino de bono













Nell'iconismo metafisico di Carlo Brenna, accanto alla fantasia oggettiva entra una volontà raziocinante che trasferisce il discorso metafisico dalla sfera meramente estetica a quella noetica , nella quale si instaura il processo della semanticizzazione delle immagini in termini metaforici.



Questo processo, pero', pur avendo una rigorosa inquadratura mentale , con una forte incidenza conoscitiva, si sviluppa interamente in una atmosfera di magia che lo rende potentemente suggestivo.



Nella sua sintassi iconica, Brenna, oltre a conferire una polivalenza di funzioni ai vari elementi linguistici, li rapporta gestalticamente ad una struttura unitaria che, sul piano semantico , va al di la' della significazione denotativa.



Luigi Valerio


















...ogni sua opera e' pervasa da carica umana propria dell'artista e l'opera la ritrasmette , senza violenza, a chi la sa capire.



la dolcezza del suo linguaggio sono quanto di piu' concreto oggi si possa ascoltare prima che “l'uomo” smarrisca la via del domani



G. Bernardoni























Questo artista e' un immaginario. da' vita a figurazioni umane più o meno consistentemente raggruppate , donne senza volto in primo piano con la discesa , spesso, alle spalle , di figure scialbate e spettrali.



La bella contenutezza dell'intensità delle carni e di quant'altro e' in tela e' la validita' prima di un tal dipingere , perche' si fonda sudelicatezze impalpabili “pellicole” coloristiche , alle quali si attribuisce eleganza e poesia.



La personalità parametafisica di Brenna nell'essere intatta si dichiara rilevante.








Mario Portalupi








....e cosi' vediamo che le figure femminili , sulle quali si condensa per lo più la trama delle tele di Brenna, presentano una classica plasticità e una tradizionale interezza anatomica , anche se esse si caratterizzano per l'anonimità de volto, non descritto , ma semplicemente affidato alla intuizione del goditore.



Una atmosfera intrisa di sottili tessuti logici, dove si intersecano emanazioni di pensiero , che non può arenarsi e perdersi in momenti di vuoto, di stasi, di inerzia, devono essi costituire la forza prima e insopprimibile dell'umano vivere......








Carmelo strano













.... le emozioni che si ricevono alla vista delle sue architetture sono distinte come stimolanti, trasportano in quel suo mondo poetico in cui l'intesa tra l'occhio e l'opera e' continua.



le masse, i ritmi delle composizioni, il colore, la luminosita' , delicati e leggeri, sono sempre individuati e riusciti . l'espressivita' delle figure spesso e' corale. carlo brenna e' uno dei pittori autentici dell'arte moderna.








Giovanni lucido













L'affresco di Carlo Brenna e' la fusione di una tecnica antica con un gusto e una visione moderna dell'arte , dove sono espressi la vigile coscienza e l'intensità di un mondo complesso dove la partecipazione vitale e' aperta a uomini e spiriti fino a giungere nell'essenza di un discorso metafisico , alle radici delle cose stesse.



La poetica di questo artista e' filtro stesso con quale interpreta personaggi ed ambienti: uno sforzo teso e drammatico per avvicinarsi di più, sempre di più al grande mistero dell'essere delle cose , della comprensione fenomenica dell'esistente.



Tra l'artista e le sue produzioni c'è quindi una mediazione sofferta , data dalla costante ricerca della forma .



Il pensiero si fa affresco e colore e come magia dialettica l'affresco diventa un rito e religione stessa dell'uomo-artista posto davanti ad un dramma dell'esistenza sentendosi allo stesso tempo creatura e creato.



praxis 88






















Di Carlo Brenna si parla sempre volentieri non solo per il gusto di ripetere un discorso pittorico, ma proprio perchè ogni volta che se ne parla e se ne legge , si scopre una intrinseca evoluzione delle sue realizzazioni.



Pur rimanendo il tema predominante , tanto caro all'artista, della figura femminile in primo piano, una figura femminile priva di connotati ma perfetta,imponente nella sua bellezza di donna, troviamo una novità nelle immagini. Ricorre un nuovo tema che fa' da sfondo in questi quadri : una Venezia unica e maestosa nella sua bellezza architettonica, ma tanto triste ed abbandonata nel suo lento disfacimento.



Bellezze passate, dimenticate dagli uomini, conservano lo splendore esteriore , ma in realtà, all'interno , si stanno sgretolando e stanno per essere distrutte dall'implacabile tempo che lascia i sui indelebili segni ovunque .



Nella esaltazione pittorica di questo sentimento, Carlo brenna ha voluto ricorrere ad effetti ancor piu' significativi.....








Clara mariani








Nei suoi affreschi vi e' la ricerca dell'assoluto, del perchè di certe situazioni, della comunicazione verso gli altri : il tutto attraverso simboli ben precisi.



In primo luogo l'essere umano, quasi sempre la donna ��" dice- da' gioia e benessere, fa sognare e unito a lei, l'uomo, arriva a Dio, all'assoluto.......








Lina cavagnet








Se a prima vista la pittura di Carlo Brenna si presenta piacevole, godibile alla vista dell'osservatore,estremamente interessante si rivela quando di cerca di capirla più a fondo.



Tutto e' espresso attraverso simboli che ci portano alla tematica delle sue opere : il pensiero.



Ed e' il pensiero la cosa più importante che abbiamo, perchè l'unica che può sopravvivere alla materia .



Il suo tentativo, per altro riuscito , di riunire nel tutto, sintetizzando gli aspetti vari di figure e pensieri,e' l'aspetto dei suoi disegni più affascinante.












p.pitre'













.....il legame materno con la terra e con l'anima inducono Carlo brenna a trovare le proprie radici nella capacita' di riflessione, di ricerca e continua evoluzione , dalle sue forme e dai suoi colori , tinte dorate, blu, verdi, intarsiate nei modi più diversi in ciascuna opera; forme geometriche che si ripetono in modi sempre diversi l'uno dall'altro.



con poche linee e pochi soggetti, Carlo brenna mostra tutta la sua abilita' nello sperimentare ogni combinazione possibile, nel proporre infinite alternative, nello scomporre l'io e la sua pittura insieme, per ricomporli nei modi più ricchi e fantasiosi.








Erica Guerini
































....Brenna e' veramente una voce nuova, un pittore che usa il linguaggio del colore non con la disinvoltura dell'irriverente, ma con la scioltezza di chi e' riuscito a pensare in termini cromatici, al punto che si potrebbe sostenere che la sua e' una vera e propria filosofia della pittura.....



libero da ogni forma di retorica, svincolato da pregiudizi di scuola e di accademia, egli crea la sua pittura giorno per giorno, cogliendo gli aspetti tipici della realtà che poi trasfigura attraverso il filtro della sua ricca sensibilità, che non e' soltanto sofferenza, ma anche e soprattutto svisceramento di un problema umano che non può lasciarlo indifferente.......








Molfese








Una atmosfera serena, quasi mistica , che porta a continue riflessioni e' quella che si respira nell'ammirare l'opera di questo artista.



Brenna ha infatti la virtù' di dare vita attraverso la figura femminile sempre immersa nei paesaggi incantati , delicati tocchi di colore e accostamenti cromatici come dolci e delicati sono i corpi femminili che emergono da paesaggi onirici, senza tempo, ne' eta'.



La donna per l'artista, racchiude tutta la positività della natura, della umanità: niente di lei e' negativo.



Sotto queste maschere ( infatti non hanno mai volto), simili ad elmi di guerrieri medioevali, si nasconde ogni essere umano con tutte le sue cariche positive.



Brenna sfida lo spettatore a scoprire , risvegliare la sua fantasia e la ricerca di cosa si cela dietro questi volti misteriosi.








Giulio Dotto


















......”cosi' come uno specchio sta nella mia anima il cielo “ e' una delle



poetiche effigie che brenna assegna alle sue opere sulla laguna, fatte di cromatismi lucidi e luminosi,immagine metafisica di un luogo davvero immerso tra sogno e realtà', le geometrie si alternano a volumi più morbidi, quasi sempre appartenenti a figure muliebri.



La presenza femminile e' quasi costate nei quadri di Brenna, a significare l'importanza della motrice femminile della Umanità .un mondo senza donne non si può' immaginare se guardiamo al messaggio di Brenna.



Voluttà, simbolo ermetico ma vicino alla sensibilità universale , riflessione attraverso segni grafici e il cromatismo,ora deciso, ora sfumato, questi tutti sono i leit- motiv di Brenna.Sia nelle sfumature, sia nei toni più densi, Brenna infonde una carica vitale che, tuttavia, ha pure qualcosa di spirituale, di meditativo, di trascendentale.



erreti








.... al centro dell'universo di Brenna la donna, in tutta la sua metafisicita' , con molteplici sfaccettature , simbolo dell'amore ed inserita nel più ampio contesto di una societa' della quale e' parte integrante e nello stesso tempo motore.



Il corpo femminile appare morbido e sinuoso , con seni prominenti e pance arrotondate.



Il corpo della donna emerge dallo sfondo, si vede ed incombe ma nello stesso tempo raggiunge una levita' del tutto particolare.



E' il gioco sapiente di un tratto leggero, il cromatismo delicato, la non presenza del volto, che trasportano l'osservatore in una dimensione “altra”, un mondo onirico che evade dalla corruzione della continguenza, della quotidianità.








daniela g. carrabba













......a piedi nudi nell'arte di Carlo Brenna, intrapresi un viaggio di assoluta liberazione e mi resi conto di come il pensiero sia la ricchezza più grande che l'essere umano possieda, in quanto e' l'unica entità' che può sopravvivere alla materia.



Mi tuffai nei suoi celestiali azzurri e ritrovai racchiusa nella sua affascinante pittura, tutta la mia anima:chiara, lucente.



Ed incontrai l'assoluto, lo spazio infinito, perfetto, senza tempo.



Ed in questa voglia di infinito, di sovrumani silenzi, di pace senza tempo, il mio io divenne la parte integrante della sua opera, colmo di un pathos che trascende i sensi.



Permeata da questa aura spirituale, fu con occhi nuovi che vidi Venezia,la città eterna, femminile per eccellenza. la contemplai: universale! la Serenissima !. la bella orientale che danza al suono delle cavigliere, ebbra di incenso e di spezie.



Ed in Venezia, suo regno, quasi in un assolo, in una simbiosi perfetta, osservai la figura femminile, senza volto,l'essenza stessa del pensiero più' puro.



Non ha volto, ma proprio per questo e' onnipresente! E' la testimone velata dei nostri pensieri, del nostro passato ancestrale, in cui ognuno vi può riconoscere la sua identità.



E' Penelope che tesse il destino dell'uomo, e' la maga Circe che ammalia, e' la signora delle camelie, e' Lara.e' Tonia, e' Esmeralda : e' ciascuna di noi.



In un viluppo di memorie, scandagliai gli abissi della coscienza, le spirali del mio dna, e quando riaffiorai riconobbi le meraviglie dell'esistenza: l'acqua, l'aria, il desiderio di gioia, di sorrisi, la terra, il cielo.



E poi ancora ho sognato, navigato, volato, galoppato.



Ho superato cortine di rovi , ho visitato palazzi, segrete di castelli polverosi, dove ho sentito sussurrare, supplicare, gridare , la mia anima.



Catturata da questi pensieri, riarsa ed assetata da nuove certezze, mi ritrovai anche io come lui, “al di la' della siepe” che preclude lo sguardo ad un orizzonte, ad un assoluto che vive, esiste, in ciascuno di noi.








ora lo so, ne ho la certezza.













maya


















Una pittura che parte dal cubismo per inoltrarsi nella metafisica del sogno e del mistero.



Realtà ed evocazione riuniscono volti e conchiglie, seni e nuvole, immobili presenze luminose che ci parlano aprendo la fantasia a paesaggi dai panorami sensuali.



Un equilibrio di bellezza, animato da elementi cromatici che attingono al rosa ed al celeste in una ricerca di tempi e di spazi per una vita da immaginare .



Opere che carlo brenna ha trasformato in desideri dalla profonda interiorita'.








Giorgio Falossi





















































.... Carlo Brenna individua un iter estetico volto alla sperimentazione espressiva nei campi della scultura e dell'affresco, disciplina artistica, quest ' ultima, in cui eccelle.



Alla tecnica perfezionata nel tempo si combina un soggetto calato più delle volte in una dimensione spaziale onirica e surreale.



Quanto opera Carlo Brenna e' una selezione di generi architettonici e porzioni di spazi fisici estrapolati da scenari di città e luoghi differenti ripensati e ricollocati in una struttura che non e' più verosimile ma prettamente mentale.



Erme di donne ieratiche dai floridi petti guardano senza volto lo spettatore teso ad individuare il filo portante della narrazione simbolica e paratattica messa in scena dall'artista milanese.



Il surrealismo si insinua nella sua poetica motivato dalla costante esigenza di superare la figurazione in quanto tale ed esprimere significati altri, anche inconsci, psichici .......








Elisabetta Pozzetti








C'è tutta una filosofia di concetti e di sensazioni nelle opere di Carlo Brenna,ricche e meditate come sono le emozioni liriche dove la poetica innesta concezioni altamente culturali.



L'atmosfera magata delle sue opere, inoltre, rende irreale la realtà e la metafisicità ha un sapore di antico ed enormemente moderno.



Il senso della spazialità, dell'universalità si propaga creando orizzonti nuovi al di la' dei quali l'uomo entra in dimensioni diverse e viene ad assumere luminosità ed interiorità insolite.








.... Carlo Brenna tende, nella sua trascendenza dell'io, a ricavare l'essenza dell'umanità , conservando il passato il presente ed il futuro in un insieme di eventi significativi.



E' strana la disperata , amara, fredda poesia di questo artista che riesce a creare un'atmosfera di romanticismo dove spesso ha il sopravvento la dolcezza cromatica...








Il discorso metafisico spesso si trasforma cosi' personale in questo artista, in tenui dialoghi cosi' comunicativi in quanto condotti in profondità, nel nucleo delle sue tele , in un facile processo di sintesi.....



Sergio Tinaglia



















































































































































































































































































































mappa
richiesta informazioni